In seguito alla Manifestazione di Interesse indetta da Unione dei Comuni della Val Vibrata - ADS n. 21 Val Vibrata, con Determinazione n. 220/2021 è stato approvato il progetto unitario presentato da Associazione Parresìa (Capofila) e dai Professionisti componenti il Gruppo di Lavoro per la realizzazione dei dispositivi previsti dal Programma di Interventi per la Prevenzione dell'Istituzionalizzazione (P.I.P.P.I.) – Sportello di Ascolto Psicologico (Partenariato Scuola – Famiglia - Servizi).
PREMESSE
La scelta della Scuola come ambito di intervento è stata determinata dalla rilevazione dell'importanza della stessa Scuola quale luogo privilegiato di osservazione del bambino, intesa inoltre come risorsa fondamentale nel rilevamento precoce dei segnali di disagio correlati alle diverse forme di disagio nell'infanzia.
In un contesto sociale come quello odierno, in continua evoluzione, l'Istituzione Scolastica rappresenta un osservatorio agevolato dell'infanzia, rivestendo un ruolo delicato e di "frontiera" nell'accoglienza delle necessità e delle problematiche dei bambini assumendo altreesì un ruolo determinante nella prevenzione delle stesse problematiche.
Le Istituzioni Scolastiche, se adeguatamente attrezzate, possono decodificare i segnali di disagio che gli alunni possono evidenziare prima che la loro situazione di sofferenza diventi così grave da rendere difficile o addirittura estremo l'intervento di aiuto.
L'ipotesi di creare uno Sportello all'interno delle Scuole nasce dalla rilevazione/necessità di creare un luogo di incontro, di conoscenza e di negoziazione tra il Servizio Sociale e le Scuole come espresso nelle Linee Guida del "Programma P.I.P.P.I.".
Si vuole, con la realizzazione di entrambe le fasi progettuali, ampliare i programmi di sostegno familiare, affiancando interventi dedicati alla "cura" a quelli preventivi, costituendo ambedue parti di un intervento rafforzante da un lato i diritti dei bambini e dall'altro il diritto al benessere di tutti.
Nota particolare del Progetto è l’utilizzo di laboratori esperienziali, le quali si differenziano dagli approcci accademici o tecnici, in quanto il modello formativo sotteso segue una logica induttiva piuttosto che deduttiva. Qui infatti l’accento non è più sul contenuto da erogare o sul programma da svolgere ma sulla persona che vive l'esperienza: il genitore.
In tale modello di interventi e percorsi formativi a supporto della genitorialità il setting non è frontale ma circolare, non consiste in un programma da svolgere puntualmente stabilito a priori ma l'intento è di dare accoglienza ai genitori, alla loro esperienza educativa, alle loro narrazioni, così da promuovere in essi una riflessione sui propri vissuti attraverso il confronto e lo scambio reciproci.
Si tratta dei cosiddetti "gruppi di parola", ovvero di un insieme di "pari" che si connotano come genitori e che mirano a raggiungere obiettivi di conoscenza o di expertise comuni attraverso il dialogo e la realizzazione di attività.
In ogni caso, il Professionista non funge da esperto detentore di saperi ma da facilitatore del gruppo: la sua funzione è di coadiuvare i genitori nell'interpretazione del loro ruolo educativo e formativo, nella rivitalizzazione delle loro responsabilità e nella valorizzazione di quei "saperi" di cui essi sono comunque portatori.
OBIETTIVI
L’obiettivo principale del Progetto è la creazione di uno spazio di ascolto, di incontro e di confronto sui bisogni emersi, sulla loro lettura e sull'individualizzazione delle strategie di intervento a sostegno del bambino e della sua famiglia negli aspetti di vulnerabilità al fine di sostenere, senza patologizzare, promuovendo un supporto basato sulla riflessività e la consapevolezza, stimolando i genitori a collaborare attivamente nella ricerca delle personali risposte ai propri bisogni o problemi.
Fase 1
In questa fase ci si concentra sulla famiglia, i genitori e l'Istituzione Scolastica, lasciando fuori la logica di bambino sintomatico bensì ragionando e servendosi degli attori sociali che ruotano intorno al bambino così da renderli parte attiva dell'Equipe.
Le azioni da intraprendere nei 7 Istituti Comprensivi del Territorio dell'Unione dei Comuni della Val Vibrata saranno
- presentazione del Progetto
- incontri di sensibilizzazione rivolti a Docenti
- gruppi teorico-esperienziali rivolti ai genitori per promuovere momenti di confronto e condivisione sulle questioni legate all'essere genitore
- realizzazione dello Sportello Sociale (per tutta la durata dell’intervento)
- rilevazione delle disponibilità per la Rete di Partenariato tra Scuola, Famiglia e Servizi per creare una Rete di scambio e pensare ad azioni comuni con tutte le persone coinvolte nell'educazione del bambino
Fase 2
In questa fase potrà essere implementato un supporto alla famiglia, sfruttando le risorse presentante nella fase uno, ragionando in termini non d'urgenza ed emergenza ma offrendo uno spazio in più alla famiglia ed ai bambini, garantendo il diritto al benessere di tutti.
Le azioni da intraprendere saranno:
- intervento di presa in carico (attuativo)
- interventi di psico-educazione ed empowerment di abilità sociali, emotive e di comunicazione
- laboratori per bambini
RISORSE UMANE
Per la realizzazione del Progetto l'Equipe di Psicologi è composta da:
- Dott.ssa Francesca Di Monte
- Dott.ssa Serena Ferramini
- Dott.ssa Ingrid Filippini
- Dott.ssa Cristina Gammella
- Dott.ssa Liana Menchini
- Dott.ssa Barbara Sbrolla
RESPONSABILE DI PROGETTO
Per Associazione Parresìa (Capofila), la Responsabile e Coordinatrice del Gruppo di Lavoro è la Dott.ssa Cristina Gammella.
SEGRETERIA
Per informazioni è possibile contattare la Segreteria Organizzativa:
- al numero 366 1193104
- all'indirizzo e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
DOWNLOAD
Locandina - Sportello di Ascolto presso Istituto Comprensivo di Alba Adriatica
Locandina - Sportello di Ascolto presso Istituto Comprensivo di Nereto - Sant'Omero - Torano Nuovo
Locandina - Sportello di Ascolto presso Istituto Comprensivo di Tortoreto