Indirizzo psicologico sviluppatosi negli anni Cinquanta, muovendo dal concetto di base secondo cui tutto è comunicazione, anche l'apparente non comunicazione, la Psicologia Sistemica ritiene di poter indagare il mondo psichico a partire dal sistema della comunicazione regolato dalle leggi:

  • della totalità per cui il mutamento di una parte genera il mutamento del tutto;
  • della retroazione che prevede l'abbandono del concetto di causalità lineare per quello di circolarità dove ogni punto del sistema influenza ed è influenzato da ogni altro;
  • dell'equifinalità per cui ogni sistema è la miglior spiegazione di se stesso perchè i parametri del sistema prevalgono sulle condizioni da cui il sistema stesso ha tratto origine.

Dalla teoria generale dei sistemi è stata ricavata la forma di terapia che parte dall'idea che tutte le volte che un sistema viene portato lontano dal suo stato equilibrio, si apre una fase caratterizzata da un periodo di riorganizzazione del sistema incerta e aperta a molti possibili sviluppi.

In questa fase si inserisce l'operazione terapeutica dove il terapeuta, con le sue comunicazioni e teorie di riferimento, è considerato come un sistema che entra in contatto con un altro sistema, il paziente, il gruppo, la famiglia o la comunità. L'incontro dei due sistemi crea un'area di contatto dove il terapeuta introduce un'informazione che modifica il sistema dell'individuo, della famiglia o del gruppo. La risoluzione positiva dei problemi comporta un nuovo tipo di stabilità dinamica, una nuova organizzazione cognitiva di dati, una diminuzione dell'ansia e sentimenti di accresciuta competenza e stima di sè.

Il modello sistemico familiare trigenerazionale della Psicoterapia Sistemico-Relazionale si basa sul modello del ciclo vitale della famiglia che inquadra lo sviluppo dello spazio temporale attraverso fasi evolutive prevedibili: ogni fase richiede precisi compiti evolutivi ed ha una certa stabilità strutturale mentre nei periodi di transizione si verificano profonde trasformazioni psicologiche e strutturali. L'utilità del modello del ciclo di vita consiste non tanto nell'identificare la fase in cui si trova la famiglia nel qui ed ora ma nel poter osservare come viene affrontato il cambiamento e la riorganizzazione da una fase ad un'altra.

La riorganizzazione richiesta nel passaggio da una fase evolutiva ad un'altra infatti non è mai un salto nel vuoto ma le generazioni precedenti hanno già affrontato gli stessi passaggi evolutivi e l'hanno fatto secondo modelli ricorrenti di rapporti multigenerazionali che si tramandano nel tempo, da una generazione all'altra.

 

BIBLIOGRAFIA

Togliatti M.M., Telfener U., Dall'Individuo al Sistema, Bollati Boringhieri, Torino, 1991

Galimberti U., Dizionario di Psicologia, Utet, Torino, 2006

Andolfi M., La Terapia Familiare Multigenerazionale. Strumenti e Risorse del Terapeuta, Cortina Raffaello, Milano, 2015